vacanze a ravello
A Ravello (Salerno) , si trova qui il giardino di Klingor il parco di villa Rufolo, infatti, che ispirò a Richard Wagner lo scenario del Parsifal. Il grande compositore tedesco non è certamente solo nella lista di personaggi illustri incantati dal borgo, ricco d'architetture con richiami arabi e siciliani, vestigia di un '200 che vide Ravello al centro dei traffici commerciali diretti verso il Mediterraneo orientale e meridionale.
Il Duomo è un magnifico esempio di architettura cassinese nonostante lo scellerato intervento settecentesco che vide, insieme alla solita secondo i modi barocchi, la demolizione del portico antistante la facciata, al centro della quale risalta la porta in bronzo dell'ingresso principale, opera di Barisano da Trani.
Colonne e pilastri suddividono l'interno in tre navate, con quelle laterali decorate da due ammirabili amboni: quello sulla sinistra è di scuola bizantina, mentre l'altro, destinato alla lettura del Vangelo, propone un elegante saggio di decorazione marmorea e musiva, a firma del maestro Niccolò di Bartolomeo.
Sul retro della Cattedrale, via Emanuele Filiberto porta verso la chiesa di S. Giovanni del Toro, rifacimento settecentesco di un luogo di culto fondato nel 975; notevole il pulpito, fatto intorno nel 1200 da Alfano da Termoli.
Villa Rufolo costruita tra la seconda metà del XIII secolo e i primi decenni di quello successivo dall'omonima famiglia di mercanti, verso la metà del XIX secolo era quasi totalmente caduta in rovina. Ed ecco, come in ogni fiaba che si rispetti, un nobile venuto scozzese fece riportare il palazzo all'antico splendore, disegnandogli intorno a quei terrazzamenti che avrebbero ispirato la fantasia di Richard Wagner, cui è intitolata la rassegna musicale in scena a luglio nel parco della dimora.
Villa Cimbrone nell'800 fu acquistata dall' inglese Ernest William Beckett. Il panorama che si gode dal belvedere del parco è divenuto una tra le vedute più note del nostro paese, finendo per far passare decisamente in secondo piano la villa, innalzata rivisitando in chiave eclettica quella commistione di stili architettonici così comune nel borgo.
Il Duomo è un magnifico esempio di architettura cassinese nonostante lo scellerato intervento settecentesco che vide, insieme alla solita secondo i modi barocchi, la demolizione del portico antistante la facciata, al centro della quale risalta la porta in bronzo dell'ingresso principale, opera di Barisano da Trani.
Colonne e pilastri suddividono l'interno in tre navate, con quelle laterali decorate da due ammirabili amboni: quello sulla sinistra è di scuola bizantina, mentre l'altro, destinato alla lettura del Vangelo, propone un elegante saggio di decorazione marmorea e musiva, a firma del maestro Niccolò di Bartolomeo.
Sul retro della Cattedrale, via Emanuele Filiberto porta verso la chiesa di S. Giovanni del Toro, rifacimento settecentesco di un luogo di culto fondato nel 975; notevole il pulpito, fatto intorno nel 1200 da Alfano da Termoli.
Villa Rufolo costruita tra la seconda metà del XIII secolo e i primi decenni di quello successivo dall'omonima famiglia di mercanti, verso la metà del XIX secolo era quasi totalmente caduta in rovina. Ed ecco, come in ogni fiaba che si rispetti, un nobile venuto scozzese fece riportare il palazzo all'antico splendore, disegnandogli intorno a quei terrazzamenti che avrebbero ispirato la fantasia di Richard Wagner, cui è intitolata la rassegna musicale in scena a luglio nel parco della dimora.
Villa Cimbrone nell'800 fu acquistata dall' inglese Ernest William Beckett. Il panorama che si gode dal belvedere del parco è divenuto una tra le vedute più note del nostro paese, finendo per far passare decisamente in secondo piano la villa, innalzata rivisitando in chiave eclettica quella commistione di stili architettonici così comune nel borgo.