vacanze a palinuro
A Palinuro (Salerno) di antico è rimasto soltanto il nome, che ricorda il mitico e sfortunato nocchiere di Enea. Fanno eccezione i reperti in mostra presso l’Antiquarium, provenienti da una necropoli (VI secolo a.C.) creazione a nord del borgo.
Le fortune moderne dell'abitato sono perciò legate al turismo, attratto dalle coste frastagliate del promontorio, capaci di regalare scorci quali la Grotta azzurra e l'Arco naturale vicino la foce del fiume Mingardo, entrambi raggiungibili solo in barca. Sono impostate sulla cinta di età greca le mura medievali intorno al piccolo abitato di Policastro Bussentino, affacciato sul grande golfo a cui ha dato il nome.
Lo si visita per osservare l'antica Cattedrale, con cripta a pianta triconca, campanile ornato di arcate intrecciate e sculture rinascimentali, ma anche per le spiagge, le cale e le grotte nei suoi dintorni.
Le fortune moderne dell'abitato sono perciò legate al turismo, attratto dalle coste frastagliate del promontorio, capaci di regalare scorci quali la Grotta azzurra e l'Arco naturale vicino la foce del fiume Mingardo, entrambi raggiungibili solo in barca. Sono impostate sulla cinta di età greca le mura medievali intorno al piccolo abitato di Policastro Bussentino, affacciato sul grande golfo a cui ha dato il nome.
Lo si visita per osservare l'antica Cattedrale, con cripta a pianta triconca, campanile ornato di arcate intrecciate e sculture rinascimentali, ma anche per le spiagge, le cale e le grotte nei suoi dintorni.