vacanze a procida
Procida (Napoli) è visitata spesso principalmente da quanti non amano le vacanze chiassose, preferendo piuttosto lasciarsi andare a suggestioni letterarie e, al tempo stesso, subire il fascino di antiche tradizioni fra le quali vi sono la processione dei Misteri, in programma per il Venerdì Santo, e quella di S. Gabrielle Arcangelo, in scena nella prima settimana di maggio. Alte e frastagliate scogliere si avvicendano a grandi rade sabbiose, frutto dell’affioramento di quattro crateri; proprio la natura vulcanica del terreno rende la vegetazione di Procida abbastanza rigogliosa. Anche la conformazione della vicina Ischia è effetto di un'incessante attività eruttiva, prorogatasi fino al 1302, che ha certamente condizionato lo sviluppo degli abitati, più volte rasi al suolo dalle colate, e nel contempo indicato la straordinaria, fertilità di un'isola che non a caso è detta la `verde', rigogliosa com'è, di agrumeti, pinete, vigneti e castagneti, senza scordare l'origine vulcanica di quelle sorgenti che in epoca romana fecero di Ischia la stazione termale predilette dall'alta società capitolina. All'estremità opposta del golfo, mondanità cosmopolita e frequentazioni intellettuali assegnano successivo fascino all'isola di Capri, quasi non fossero sufficienti il mare color azzuro, le, coste scoscese e punteggiate da decine di anfratti.
Arrivando dal continente, si approda alla pittoresca Marina di Sancio Cattolico cui guarda una cortina di case dalle facciate in colori pastello (giallo chiaro, ocra, cinabro, rosa), ottenuti mescolando polveri di tufo e pozzolana. La domina il Castello costruito nel 1563 per volontà dei d'Avalos, signori dell’isola rigorosamente per due secoli; la casata diede il progetto del maniero a Giovanni Battista Lavagna e Benvenuto Tortelli, che prepararono una riuscita sintesi in chiave manierista tra la residenza signorile e la fortezza. Dal piazzale di fronte al palazzo si gode un suggestivo panorama di Marina della Corricella, forse il borgo più particolare di Procida, ingranditosi come gli altri centri costieri solo a partire dal XVI secolo: fino ad allora, infatti, l'unico nucleo abitato dell'isola era stata Terrei Mitrata, collocata nell'interno e perciò meglio difendibile dalle frequenti incursioni saracene. Queste però non conservarono la chiesa abbaziale di S. Michele Arcangelo ricostruita nelle forme moderne verso la fine del XVI secolo. Da Marina Grande è possibile arrivare anche Lido di Procida e Marina di Chiaiolella, destinazioni preferite dai bagnanti.
Arrivando dal continente, si approda alla pittoresca Marina di Sancio Cattolico cui guarda una cortina di case dalle facciate in colori pastello (giallo chiaro, ocra, cinabro, rosa), ottenuti mescolando polveri di tufo e pozzolana. La domina il Castello costruito nel 1563 per volontà dei d'Avalos, signori dell’isola rigorosamente per due secoli; la casata diede il progetto del maniero a Giovanni Battista Lavagna e Benvenuto Tortelli, che prepararono una riuscita sintesi in chiave manierista tra la residenza signorile e la fortezza. Dal piazzale di fronte al palazzo si gode un suggestivo panorama di Marina della Corricella, forse il borgo più particolare di Procida, ingranditosi come gli altri centri costieri solo a partire dal XVI secolo: fino ad allora, infatti, l'unico nucleo abitato dell'isola era stata Terrei Mitrata, collocata nell'interno e perciò meglio difendibile dalle frequenti incursioni saracene. Queste però non conservarono la chiesa abbaziale di S. Michele Arcangelo ricostruita nelle forme moderne verso la fine del XVI secolo. Da Marina Grande è possibile arrivare anche Lido di Procida e Marina di Chiaiolella, destinazioni preferite dai bagnanti.