vacanze a castellammare di stabia
A Castellammare di Stabia (Napoli) le grandiose ville di Stabiae conobbero la stessa sorte degli altri Centri collocati alle falde del Vesuvio. Sepolti dall'eruzione del 79 d.C. Il toponimo dell'abitato moderno ricorda che questo si sviluppò intorno a in castello, sorto nel IX secolo a difesa di una fonte termale. Nel '700, Carlo III di Borbone vi installò una fabbrica di cristalli; i suoi successori aumentarono il porto e innalzarono i cantieri natali, assicurando alla città un solido tessuto industriale cui ha sfortunatamente tatto riscontro, nella seconda metà del '900, una caotica espansione edilizia.
La Piazza Giovanni XXIII è il cuore della vita cittadina, cui guarda l’imponente mole del Duomo (XVI secolo), ristrutturato nel XVI secolo; il tempio merita una visita se non altro per la statua medievale di S. Michele conservata al suo interno. L'antistante chiesa del Gesù racchiude invece alcuni dipinti di paio di Paolo De Matteis e Luca Giordano.
Tra la piazza e il mare si allarga il giardino della Villa comunale; tra le sue palme fanno capolino le singolari forme della Casca armonica realizzazione in ghisa con esili colonne cortili a sostenere una copertura vetrata.
L'Antiquarium stabiano raccolglie i reperti archeologici italici, greci, sanniti e romani originari dagli scavi di Stabiae insieme a diversi marmi del periodo medievale.
L'area archeologica, collocata a nord-est dell'abitato, contiene i resti di due eleganti residenze imperiali: villa Arianna, riccamente affrescala, e villa S. Marco, danneggiata dal terremoto del 1980. Oltre a offrire splendide viste sul golfo di Napoli, la strada panoramica che inizia in vicinanza dell'Antiquarium permette di arrivare il complesso delle Nuove Terme stabiane e il Castello; questo, di fondazione altomedievale, venne riedificato sotto Federico II e Carlo I d'Angiò con torrioni cilindrici e mura che vanno verso il mare.
La Piazza Giovanni XXIII è il cuore della vita cittadina, cui guarda l’imponente mole del Duomo (XVI secolo), ristrutturato nel XVI secolo; il tempio merita una visita se non altro per la statua medievale di S. Michele conservata al suo interno. L'antistante chiesa del Gesù racchiude invece alcuni dipinti di paio di Paolo De Matteis e Luca Giordano.
Tra la piazza e il mare si allarga il giardino della Villa comunale; tra le sue palme fanno capolino le singolari forme della Casca armonica realizzazione in ghisa con esili colonne cortili a sostenere una copertura vetrata.
L'Antiquarium stabiano raccolglie i reperti archeologici italici, greci, sanniti e romani originari dagli scavi di Stabiae insieme a diversi marmi del periodo medievale.
L'area archeologica, collocata a nord-est dell'abitato, contiene i resti di due eleganti residenze imperiali: villa Arianna, riccamente affrescala, e villa S. Marco, danneggiata dal terremoto del 1980. Oltre a offrire splendide viste sul golfo di Napoli, la strada panoramica che inizia in vicinanza dell'Antiquarium permette di arrivare il complesso delle Nuove Terme stabiane e il Castello; questo, di fondazione altomedievale, venne riedificato sotto Federico II e Carlo I d'Angiò con torrioni cilindrici e mura che vanno verso il mare.