valle dei trulli
II territorio che si sviluppa a sud della Terra di Bari è costellato dai suggestivi paesi che si incontrano lungo la costa e da quelli, non meno importanti e ricchi di testimonianze, dell'entroterra.
Il paesaggio rurale — intercalato di masserie e di rilevanti centri urbani —è quello particolare della parte meridionale delle Murge, con gli grandi scenari offerti da un territorio un tempo consacrato alla pastorizia.
Il cosiddetto "Comprensorio dei Trulli e delle Grotte" stringe invece una grande area compresa tra le province di Taranto, Bari e Brindisi, anche se la tradizione costruttiva del trullo e delle "casedde" con copertura conica è riscontrabile in un territorio molto più vasto, lo caratterizza una particolare morfologia, con un andamento generalmente pianeggiante ma intervallata qua e là da colline.
Isolati boschi di quercia sospendono la visione degli appezzamenti coltivati, divisi tra loro da muretti a secco. Un simile paesaggio ha trasmesso una realtà unica al mondo, attraverso architetture spontanee comparse nella regione a partire dal XVI secolo, ma di origini assai più remote.
Un ingresso dotato di architrave in pietra — cambiatosi nel corso dei secoli in un vero e proprio frontone — inizia l'interno della costruzione, che verte su uno spazio centrale coperto da pseudo cupola, intorno al quale si ordinano ambienti rivelati dagli sbalzi esterni e, nel caso della cucina, da comignoli di varie forme.
Il paesaggio rurale — intercalato di masserie e di rilevanti centri urbani —è quello particolare della parte meridionale delle Murge, con gli grandi scenari offerti da un territorio un tempo consacrato alla pastorizia.
Il cosiddetto "Comprensorio dei Trulli e delle Grotte" stringe invece una grande area compresa tra le province di Taranto, Bari e Brindisi, anche se la tradizione costruttiva del trullo e delle "casedde" con copertura conica è riscontrabile in un territorio molto più vasto, lo caratterizza una particolare morfologia, con un andamento generalmente pianeggiante ma intervallata qua e là da colline.
Isolati boschi di quercia sospendono la visione degli appezzamenti coltivati, divisi tra loro da muretti a secco. Un simile paesaggio ha trasmesso una realtà unica al mondo, attraverso architetture spontanee comparse nella regione a partire dal XVI secolo, ma di origini assai più remote.
Un ingresso dotato di architrave in pietra — cambiatosi nel corso dei secoli in un vero e proprio frontone — inizia l'interno della costruzione, che verte su uno spazio centrale coperto da pseudo cupola, intorno al quale si ordinano ambienti rivelati dagli sbalzi esterni e, nel caso della cucina, da comignoli di varie forme.