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vacnze a martina franca

Filippo I d'Angiò, principe di Taranto, costruì la città di Martina Franca (Bari) nel XIV secolo allo scopo di colonizzare un'area fino a quel momento popolata solo occasionalmente, concedendo al nuovo insediamento le franchigie tuttora ricordate nel toponimo. Tali privilegi aiutarono, nei secoli successivi, la formazione di una borghesia terriera indirizzata a entrare più volte in con traslo con la casata dei Caracciolo, signori della città a partire dal XVI secolo. Verso la metà del secolo successivo, il duca Petracone V avviò il miglioramento urbano del nucleo antico, intorno al quale si è sviluppato nel secondo dopoguerra il caotico abitato moderno.

Il palazzo Ducale.
Fu distrutto il castello degli Orsini (1388) per lasciare spazio alla residenza voluta da Petracone V Caracciolo, progettando i modelli rinascimentali secondo le esperienze architettoniche locali. Sulla facciata del palazzo, oggi sede municipale, due semicolonne reggono l'arco d'ingresso, ingioiellato da bassorilievi; le stanze della galleria dell'Inferriata mantengono affreschi eseguiti nel XVIII secolo dal maestro Domenico Carena.

S. Martino
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Procedendo lungo corso Vittorio Emanuele, contenuto tra eleganti prospetti barocchi, si riconosce il campanile romanico-gotico del tempio originario, che abbandonò spazio alla chiesa odierna nella seconda metà del XVIII secolo. Rilevante lo slanciato prospetto frontale, così come lo stupendo altare maggiore; settecenteschi sono anche l'antistante palazzo della Corte e la Torre civica.

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