vacanze a tolentino
Tolentino (Macerata) oggi è nota per la preziosa basilica di S. Nicola, che ricorda l’onorato santo qui vissuto, per la sconfitta di Gioacchino Murat a opera degli Austriaci nel 1815 e per la Biennale internazionale dell'Umorismo nell'Arte. La città ha un passato illustre, del quale fanno egregiamente fede i suoi monumenti sacri e profani.
A Piazza della Libertà, contenuta nei portici, si fronteggia il palazzo Sangallo, opera di Antonio da Sangallo il Giovane, e il Palazzo municipale, restauro ottocentesco della sede comunale del XIV secolo. Vi ha sede il Museo della Caricatura e dell'Umorismo nell'Arte.
La basilica di S. Nicola, originaria del Duecento, ma rifatta nel secolo successivo, ha oggi prospetto barocco sul quale risalta il bel portale quattrocentesco di Nanni di Bartolo. Di altissima qualità formale è, nell'interno, la cappella gotica di S. Nicola, totalmente decorata con un ciclo di affreschi che rappresenta il capolavoro della scuola riminese del Trecento e tra le più alte espressioni dell'arte medievale marchigiana.
Raffigura vita e miracoli del santo, nell'ordine inferiore, e vita di Gesù in quello superiore; l'arca di S. Nicola, al centro, è di un seguace di Agostino di Duccio. Nella vicina cappella delle SS. Braccia, ricca nella decorazione marmorea, si entra alla cripta, dove le spoglie del santo sono misurate in un'urna d'argento. Il vicino Museo dell'Opera del Santuario espone una raccolta d'arte e una collezione di ceramiche antiche italiane e straniere, con oggetti rari.
S. Maria Assunta di Rambona è un luminoso esempio di romanico marchigiano. La chiesa ha una storia illustre: fu infatti fondata dalla regina longobardi Ageltrude, sul luogo di un tempio pagano intitolato alla dea Bona, ma oggi si presenta nelle forme del restauro databile al l’XI-XIII secolo, quando l'edificio si aumentò anche delle tre absidi. Di grande interesse sono gli interni, con resti di affreschi del Cinquecento e una spettacolare cripta con colonne romane di reimpiego.
A Piazza della Libertà, contenuta nei portici, si fronteggia il palazzo Sangallo, opera di Antonio da Sangallo il Giovane, e il Palazzo municipale, restauro ottocentesco della sede comunale del XIV secolo. Vi ha sede il Museo della Caricatura e dell'Umorismo nell'Arte.
La basilica di S. Nicola, originaria del Duecento, ma rifatta nel secolo successivo, ha oggi prospetto barocco sul quale risalta il bel portale quattrocentesco di Nanni di Bartolo. Di altissima qualità formale è, nell'interno, la cappella gotica di S. Nicola, totalmente decorata con un ciclo di affreschi che rappresenta il capolavoro della scuola riminese del Trecento e tra le più alte espressioni dell'arte medievale marchigiana.
Raffigura vita e miracoli del santo, nell'ordine inferiore, e vita di Gesù in quello superiore; l'arca di S. Nicola, al centro, è di un seguace di Agostino di Duccio. Nella vicina cappella delle SS. Braccia, ricca nella decorazione marmorea, si entra alla cripta, dove le spoglie del santo sono misurate in un'urna d'argento. Il vicino Museo dell'Opera del Santuario espone una raccolta d'arte e una collezione di ceramiche antiche italiane e straniere, con oggetti rari.
S. Maria Assunta di Rambona è un luminoso esempio di romanico marchigiano. La chiesa ha una storia illustre: fu infatti fondata dalla regina longobardi Ageltrude, sul luogo di un tempio pagano intitolato alla dea Bona, ma oggi si presenta nelle forme del restauro databile al l’XI-XIII secolo, quando l'edificio si aumentò anche delle tre absidi. Di grande interesse sono gli interni, con resti di affreschi del Cinquecento e una spettacolare cripta con colonne romane di reimpiego.