vacanze a san severino marche
A San Severino Marche (Macerata) perno della città è il Palazzo comunale del 1764, la chiesa rococò di S. Giuseppe del 1768, i palazzi cinquecenteschi Servanzi Collio e dei Governatori, la torre dell'Orologio ottocentesca e la chiesa di S. Maria della Misericordia, con affreschi di Lorenzo Salimberti.
Il palazzo il Tacchi-Venturi fu costruito nel '400 assorbendo una torre più antica, forse del X secolo, ospita il Museo Archeologico, con reperti protostorici, tra cui pregevoli corredi piceni dei VI secolo a.C. e i materiali dagli scavi di Septempeda romana, annientata dagli Ostrogoti.
L'arte di questa parte delle Marche è decorata nella Pinacoteca civica, attraverso l'interessante ex¬ cursus dell'opera di Lorenzo e Jacopo Salimbeni, affiancata da dipinti di Allegretto Nuzi e del Pinturicchio.
Il Castello era il nucleo originario della città, è arroccato attorno al Duomo Vecchio, rifatto nel 1061 su installazione dei IX secolo, più volte cambiato. L'edificio mantiene un pregevole portale e un bel campanile con bifore, prototipo delle torri campanarie della città. All'interno, restano avanzi di affreschi di Jacopo e Lorenzo Salimbeni; merita attenzione anche il chiostro tardo-quattrocentesco. In questa parte della città, i apprezzabili valori ambientali sono ingranditi dagli scorci panoramici.
Il palazzo il Tacchi-Venturi fu costruito nel '400 assorbendo una torre più antica, forse del X secolo, ospita il Museo Archeologico, con reperti protostorici, tra cui pregevoli corredi piceni dei VI secolo a.C. e i materiali dagli scavi di Septempeda romana, annientata dagli Ostrogoti.
L'arte di questa parte delle Marche è decorata nella Pinacoteca civica, attraverso l'interessante ex¬ cursus dell'opera di Lorenzo e Jacopo Salimbeni, affiancata da dipinti di Allegretto Nuzi e del Pinturicchio.
Il Castello era il nucleo originario della città, è arroccato attorno al Duomo Vecchio, rifatto nel 1061 su installazione dei IX secolo, più volte cambiato. L'edificio mantiene un pregevole portale e un bel campanile con bifore, prototipo delle torri campanarie della città. All'interno, restano avanzi di affreschi di Jacopo e Lorenzo Salimbeni; merita attenzione anche il chiostro tardo-quattrocentesco. In questa parte della città, i apprezzabili valori ambientali sono ingranditi dagli scorci panoramici.