vacanze a pienza
Pienza (Siena) è la città ideale" dell'urbanistica rinascimenta- le fu ricavata nella seconda metà del '400 da un borgo medievale di Corsignano per volere di Enea Silvio Piccolomini.
Il suo desiderio venne messo in atto, prendendo come modello di riferimento le teorie urbanistiche di Leon Battista Alberti, messe perfettamente in pratica da Bernardo Rossellino.
La Cattedrale non poteva chiamarsi che piazza Pio II, il centro imponente dell’abitato, impostato a dosso dello sperone roccioso che ne segna limite meridionale, con pianta trapezoidale e pavimento di mattoni. Intitolata all'Assunta, la Cattedrale innalzata dal Rossellino nel 1459-62 presenta sulla facciata tripartita in travertino.
Il modello della chiesa a sala, osservato da Pio II durante i suoi viaggi in Germania, ispirò la sistemazione delle tre navate; il pontefice in persona affidò le opere d'arte custodite all'interno: Madonna col Bambino e santi di Giovanni di Paolo, la splendente Assunta del Vecchietta e Madonna col Bambino e santi di Matteo di Giovanni; rilevanti anche il dossale d'altare e il fonte battesimale, tutti e due del Rossellino. Di fronte alla chiesa si leva il porticato Palazzo comunale, accostato da una peculiarità ca setta quattrocentesca.
Se per la Cattedrale Rossellino si richiamò i modelli stilistici tedeschi, il palazzo alla sua destra, lo vede invece collocarsi sulla scia della tradizione architettonica fiorentina, come documenta la facciata bugnata con lesene a inquadrare i tre ordini di bifore. Mobili antichi, collezioni d'arte e una biblioteca accompagnano la visita degli ambienti interni fino al giardino pensile sul retro, cui guarda un loggiato dal quale si gode un ampio panorama della vallata.
Al Museo Diocesano gli arredi sacri, arazzi, paramenti sacri e oreficerie dividono le sale del Palazzo vescovile con notevoli dipinti di scuola senese: risaltano i lavori di Pietro Lorenzeni e Bartolo di Fredi, e inoltre un trittico del Maestro dell’Osservanza e un crocifisso di segna di Bonaventura.
Il suo desiderio venne messo in atto, prendendo come modello di riferimento le teorie urbanistiche di Leon Battista Alberti, messe perfettamente in pratica da Bernardo Rossellino.
La Cattedrale non poteva chiamarsi che piazza Pio II, il centro imponente dell’abitato, impostato a dosso dello sperone roccioso che ne segna limite meridionale, con pianta trapezoidale e pavimento di mattoni. Intitolata all'Assunta, la Cattedrale innalzata dal Rossellino nel 1459-62 presenta sulla facciata tripartita in travertino.
Il modello della chiesa a sala, osservato da Pio II durante i suoi viaggi in Germania, ispirò la sistemazione delle tre navate; il pontefice in persona affidò le opere d'arte custodite all'interno: Madonna col Bambino e santi di Giovanni di Paolo, la splendente Assunta del Vecchietta e Madonna col Bambino e santi di Matteo di Giovanni; rilevanti anche il dossale d'altare e il fonte battesimale, tutti e due del Rossellino. Di fronte alla chiesa si leva il porticato Palazzo comunale, accostato da una peculiarità ca setta quattrocentesca.
Se per la Cattedrale Rossellino si richiamò i modelli stilistici tedeschi, il palazzo alla sua destra, lo vede invece collocarsi sulla scia della tradizione architettonica fiorentina, come documenta la facciata bugnata con lesene a inquadrare i tre ordini di bifore. Mobili antichi, collezioni d'arte e una biblioteca accompagnano la visita degli ambienti interni fino al giardino pensile sul retro, cui guarda un loggiato dal quale si gode un ampio panorama della vallata.
Al Museo Diocesano gli arredi sacri, arazzi, paramenti sacri e oreficerie dividono le sale del Palazzo vescovile con notevoli dipinti di scuola senese: risaltano i lavori di Pietro Lorenzeni e Bartolo di Fredi, e inoltre un trittico del Maestro dell’Osservanza e un crocifisso di segna di Bonaventura.