vacanze ad atri
L'abitato antico di Atri (Teramo) si allunga su uno sperone verdeggiante di querce e ulivi, raccogliendosi intorno all'imponente mole in pietra d'Istria della Cattedrale, innalzata tra la fine dei XIII secolo e il 1305 su un complesso termale romano i cui resti sono visibili nella piazza di fronte al tempio.
Della Cattedrale, crollata la cuspide in seguito al sisma del 1563, la facciata presenta coronamento orizzontale, con un bellissimo rosone e un magnifico portale a firma di Rainaldo d'Atri, cui si deve anche il primo portale sul fianco destro e la Porta Santa sul prospetto sinistro, aperta soltanto nella settimana successiva ai 14 agosto. Sul fianco sinistro della chiesa è sistemato il campanile, al quale fu unito nel 1502 un coronamento a cuspide con i ciotole maiolicate.
All'interno meritano attenzione gli affreschi absidali, dipinti nella seconda metà del '400 da Andrea De Litio.
Il percorso di visita del Museo diocesano, collocato intorno al chiostro medievale sul retro della Cattedrale, comprende la conserva d'acqua, ricavata da una cisterna romana che alimentava le terme; interessanti il portale con rilievi del XI secolo e i cicli pittorici interni, quattrocenteschi.
Della Cattedrale, crollata la cuspide in seguito al sisma del 1563, la facciata presenta coronamento orizzontale, con un bellissimo rosone e un magnifico portale a firma di Rainaldo d'Atri, cui si deve anche il primo portale sul fianco destro e la Porta Santa sul prospetto sinistro, aperta soltanto nella settimana successiva ai 14 agosto. Sul fianco sinistro della chiesa è sistemato il campanile, al quale fu unito nel 1502 un coronamento a cuspide con i ciotole maiolicate.
All'interno meritano attenzione gli affreschi absidali, dipinti nella seconda metà del '400 da Andrea De Litio.
Il percorso di visita del Museo diocesano, collocato intorno al chiostro medievale sul retro della Cattedrale, comprende la conserva d'acqua, ricavata da una cisterna romana che alimentava le terme; interessanti il portale con rilievi del XI secolo e i cicli pittorici interni, quattrocenteschi.