vacanze a penne
Nello stemma civico di Penne (Teramo) campeggiano quattro piccoli torrioni a ricordare i suoi colli, due dei quali occupati dalla cittadina e gli altri immediatamente fuori porta. L'abitato è innalzato quasi per intero in mattoni, cori i quali un tempo erano anche pavimentate.
Piazza Luca da Penne è il vero e proprio centro della vita cittadina, sulla quale si affaccia la chiesa di S. Domenico, modificata per l'ultima volta nel XVII secolo. Seguendo a sinistra corso dei Vestini, si incontra la scalinata che porta all'ex chiesa di ,S. Giovanni Evangelista, che conserva della realizzazione trecentesca la bella abside poligonale e il massiccio campanile, con ciotole policrome sulla cella campanaria. Proseguendo in direzione opposta, si fiancheggia l'elegante facciata in cotto della chiesa dell’Annunziata, per poi salire verso la Cattedrale, intitolata a S. Maria degli Angeli e S. Massimo Martire.
La Cattedrale e il Museo diocesano è di fondazione anteriore ai Mille, ha subito molteplici interventi in epoca successiva, l'ultimo dei quali per riparare i danni subiti durante l'ultimo conflitto mondiale. Le bombe avevano annientato anche il bellissimo altare del vescovo Oderisio, pazientemente ricomposto dopo la guerra, risparmiando invece la cripta, riferibile alla realizzazione originaria.
L'adiacente Palazzo vescovile ospita un interessante Museo diocesano, nel quale sono raccolti arredi e opere d'arte provenienti da Varie chiese pennesi: degni di nota un grande Crocifisso in legno dipinto, una croce processionale a firma di Nicola da Guardiagrele e un bellissimo cofanetto reliquiario in ebano e avorio intagliati a bassorilievo.
Fuori dall'abitato, in cinta a un altura boscosa, alza la chiesa di S. Maria in Colleromano, la facciata è stata ristrutturata dopo l’ultima guerra mantenendo lo splendido portale originale, decorano da intagli e sculture, mentre l'interno racchiude frammentari affreschi dei secoli XV-XVI e un sfarzoso altare maggiore barocco.
Piazza Luca da Penne è il vero e proprio centro della vita cittadina, sulla quale si affaccia la chiesa di S. Domenico, modificata per l'ultima volta nel XVII secolo. Seguendo a sinistra corso dei Vestini, si incontra la scalinata che porta all'ex chiesa di ,S. Giovanni Evangelista, che conserva della realizzazione trecentesca la bella abside poligonale e il massiccio campanile, con ciotole policrome sulla cella campanaria. Proseguendo in direzione opposta, si fiancheggia l'elegante facciata in cotto della chiesa dell’Annunziata, per poi salire verso la Cattedrale, intitolata a S. Maria degli Angeli e S. Massimo Martire.
La Cattedrale e il Museo diocesano è di fondazione anteriore ai Mille, ha subito molteplici interventi in epoca successiva, l'ultimo dei quali per riparare i danni subiti durante l'ultimo conflitto mondiale. Le bombe avevano annientato anche il bellissimo altare del vescovo Oderisio, pazientemente ricomposto dopo la guerra, risparmiando invece la cripta, riferibile alla realizzazione originaria.
L'adiacente Palazzo vescovile ospita un interessante Museo diocesano, nel quale sono raccolti arredi e opere d'arte provenienti da Varie chiese pennesi: degni di nota un grande Crocifisso in legno dipinto, una croce processionale a firma di Nicola da Guardiagrele e un bellissimo cofanetto reliquiario in ebano e avorio intagliati a bassorilievo.
Fuori dall'abitato, in cinta a un altura boscosa, alza la chiesa di S. Maria in Colleromano, la facciata è stata ristrutturata dopo l’ultima guerra mantenendo lo splendido portale originale, decorano da intagli e sculture, mentre l'interno racchiude frammentari affreschi dei secoli XV-XVI e un sfarzoso altare maggiore barocco.