vacanze a san leo
San Leo (Pesaro/Urbino) è il più bello e il più grande arnese da guerra della regione": così fu delimitato San Leo, appollaiato sul cucuzzolo di un enorme masso calcareo, dal cui nome antico, sarebbe derivato il toponimo Montefeltro San Leo, che sarebbe stato fondato nel IV secolo dal santo dalmata è uno dei luoghi più belli delle Marche, intatto, nelle architetture e prezioso per i monumenti maggiori.
Il nucleo antico, nel cuore dell'abitato, e le scenografie urbane riferiscono la storia del borgo medievale. Il Palazzo municipale fu abitazione dei conti di Montefeltro, mentre il palazzo Nardini, sulla piazza principale, conserva la stanza dove, nel 1213, S. Francesco abitò, ricevendo in dono il monte della Verna. Nella stessa piazza, il Palazzo mediceo, rifatto nel Cinquecento sfruttando l'originaria struttura edificata dai Della Rovere, riceve il Museo di Arte sacra, con opere e arredi datati dall' VIII al XIX secolo.
Eretta nella sua versione originaria nell'VIII'o nel X secolo, la Pieve ha spoglio interno a pianta basilicale, con pilastri e colonne romane di riuso, presbiterio rialzato per lasciare spazio alla cripta e prezioso ciborio del IX secolo. Il piccolo santuario nel sottosuolo, cui si accede tramite una scala, fu costruito secoli dopo la tradizione dallo stesso S. Leo. li Duomo è in stile romanico con influssi lombardi, cominciato nel 1173 e terminato nel secolo XIII. Nel solenne interno, anch'esso cori materiali antichi di spoglio, si apre una spettacolare cripta, Con pilastri e Colonne dotati di Capitelli bizantini e barbarici.
Federico da Montefeltro affidò il rifacimento della fortezza medievale di San Leo a Francesco di Giorgio, che pensò la "prua" in direzione della vallata e i due massicci torrioni con relativo muro di contatto. In origine a pianta quadrangolare, subì rovine e demolizioni a causa delle frane. La fama di fortezza inespugnabile li valse il ruolo di prigione ideale, per questo vi furono rinchiusi diversi oppositori dello Stato della Chiesa.
Il riuso a scopi culturali a ha concesso di mettere il Museo, Pinacoteca e Galleria d'Arte contemporanea, che conservano rispettivamente: armi, arredi antichi e ceramiche, dipinti e stampe.
Il nucleo antico, nel cuore dell'abitato, e le scenografie urbane riferiscono la storia del borgo medievale. Il Palazzo municipale fu abitazione dei conti di Montefeltro, mentre il palazzo Nardini, sulla piazza principale, conserva la stanza dove, nel 1213, S. Francesco abitò, ricevendo in dono il monte della Verna. Nella stessa piazza, il Palazzo mediceo, rifatto nel Cinquecento sfruttando l'originaria struttura edificata dai Della Rovere, riceve il Museo di Arte sacra, con opere e arredi datati dall' VIII al XIX secolo.
Eretta nella sua versione originaria nell'VIII'o nel X secolo, la Pieve ha spoglio interno a pianta basilicale, con pilastri e colonne romane di riuso, presbiterio rialzato per lasciare spazio alla cripta e prezioso ciborio del IX secolo. Il piccolo santuario nel sottosuolo, cui si accede tramite una scala, fu costruito secoli dopo la tradizione dallo stesso S. Leo. li Duomo è in stile romanico con influssi lombardi, cominciato nel 1173 e terminato nel secolo XIII. Nel solenne interno, anch'esso cori materiali antichi di spoglio, si apre una spettacolare cripta, Con pilastri e Colonne dotati di Capitelli bizantini e barbarici.
Federico da Montefeltro affidò il rifacimento della fortezza medievale di San Leo a Francesco di Giorgio, che pensò la "prua" in direzione della vallata e i due massicci torrioni con relativo muro di contatto. In origine a pianta quadrangolare, subì rovine e demolizioni a causa delle frane. La fama di fortezza inespugnabile li valse il ruolo di prigione ideale, per questo vi furono rinchiusi diversi oppositori dello Stato della Chiesa.
Il riuso a scopi culturali a ha concesso di mettere il Museo, Pinacoteca e Galleria d'Arte contemporanea, che conservano rispettivamente: armi, arredi antichi e ceramiche, dipinti e stampe.