vacanze a pietrasanta
A Pietrasanta (Lucca) è ancora al suo posto la longobarda rocca di Sala, ai cui piedi fu fondato nel 1255 l'abitato di Pietrasanta. Nome per certi versi profetico, perché la prosperità della cittadina è in gran parte legata alla sua scuola di artigiani del marmo, sui quali fanno consegna scultori e architetti di fama mondiale la presenza delle vicine cave di marmo fece di Pietrasanta, fin dal Quattrocento, un punto di riferimento per l'attività di grandi artisti, tra cui Donatello, Brunelleschi e Michelangelo.
Si entra nel centro storico varcandola Porla a Pisa, dietro alla quale si apre la scenografica piazza del Duomo: vi sporgono, su diversi livelli, la torre delle ore, la chiesa di S. Agostino, la colonna del Marzocco e l'ottocentesco monumento a Leopoldo, e, ovviamente, il Duomo. Questo, risalente alla metà del Duecento, fu allargato nel 1330: stridente il contrasto tra la candida facciata in marmo e i rosso laterizi del campanile, rimasto non finito.
All'interno della Cattedrale sono custoditi alcuni interessanti lavori della bottega degli Stagi, dal '400 al '500 indiscusso riferimento della scultura locale; a destra del Duomo, il Battistero.
Merita una visita anche il vicino Museo Archeologico versiliese Bruno Antonucci, se non altro per gli interessanti corredi funerari etruschi e romani.
Il ruolo culturale di Pietrasanta si dispiega nell'arco di più secoli ed è divenuto un marchio caratteristico anche della vita sociale della cittadina. Molti artisti italiani e stranieri l'hanno promossa per le vacanze, cooperando all'arricchimento del patrimonio d'arte.
Tra questi, Fernando Botero, l'artista spagnolo che ha creato il panciuto Guerriero bronzeo posto all'ingresso dell'abitato. Due dipinti dello stesso artista, l'Inferno e il Paradiso, danno un tocco di modernità alla chiesa di S. Biagio, forse la più antica di Pietrasanta.
Si entra nel centro storico varcandola Porla a Pisa, dietro alla quale si apre la scenografica piazza del Duomo: vi sporgono, su diversi livelli, la torre delle ore, la chiesa di S. Agostino, la colonna del Marzocco e l'ottocentesco monumento a Leopoldo, e, ovviamente, il Duomo. Questo, risalente alla metà del Duecento, fu allargato nel 1330: stridente il contrasto tra la candida facciata in marmo e i rosso laterizi del campanile, rimasto non finito.
All'interno della Cattedrale sono custoditi alcuni interessanti lavori della bottega degli Stagi, dal '400 al '500 indiscusso riferimento della scultura locale; a destra del Duomo, il Battistero.
Merita una visita anche il vicino Museo Archeologico versiliese Bruno Antonucci, se non altro per gli interessanti corredi funerari etruschi e romani.
Il ruolo culturale di Pietrasanta si dispiega nell'arco di più secoli ed è divenuto un marchio caratteristico anche della vita sociale della cittadina. Molti artisti italiani e stranieri l'hanno promossa per le vacanze, cooperando all'arricchimento del patrimonio d'arte.
Tra questi, Fernando Botero, l'artista spagnolo che ha creato il panciuto Guerriero bronzeo posto all'ingresso dell'abitato. Due dipinti dello stesso artista, l'Inferno e il Paradiso, danno un tocco di modernità alla chiesa di S. Biagio, forse la più antica di Pietrasanta.