vacanze a caltanissetta
Caltanissetta (Sicilia) risale all'XI secolo, quando Ruggero il Normanno allontanò il primitivo insediamento agli Arabi espugnando la fortezza di Pietrarossa e costruendo l'abbazia di S. Spirito, i due poli tra i quali il tessuto urbano si è maggiormente sviluppato. Cresciuta senza interruzione, con una marcata rappresentazione agricola, solo parzialmente interrotta nell'Ottocento da un'intensa attività mineraria, oggi accosta la vocazione tradizionale, un certo sviluppo del settore terziario. Noi in città, sono le celebrazioni della Settimana Santa, che in un succedersi di sacre raffigurazioni e processioni si svolge continuamente dal Mercoledì Santo il giorno di Pasqua.
Il nucleo centrale ha l'impianto di origine sei-centesca, impostato su due assi viari principali che si incro-ciano in piazza Garibaldi. Sorge qui la Cattedrale, edificata sul finire del XVI secolo e trasformata nel XIX, adorna all'interno di affreschi e di¬pinti settecenteschi. Sul corso Urli-berlo i sorge la chiesa di S. Agata, costruita nei primi anni del Seicento come cappella del Collegio dei Ge¬suiti e dedicata anche a S. Ignazio. L'elegante facciata barocca svolge funzioni di quinta scenografica per il corso, la strada più elegante della città; all'interno, stucchi e marmi policromi danno vivacità alla croce greca, dove si conserva una pregevole pala marmorea che ha per tema la Gloria di S. Ignazio.
Il Castello di Pietrarossa fu edificato quasi certamente dagli Arabi ma a consolidare pensarono prima i Normanni e poi gli Aragonesi.
Oggi, delle strutture dove i baroni siciliani decisero di proclamare re Federico II, non restano che pochi ruderi, ma la rocca merita in ogni modo una visita se non altro per la bella camminata che porta a godere un bel panorama sulla città e sul territorio vicino.
Il Museo Mineralogico è interessante perché mette il fuoco un settore rilevante, e poco conosciuto, dell'economia siciliana. Espone infatti una collezione di minerali originari dal territorio di Caltanissetta, tra i quali zolfo, celestina, aragonite e gessi. Accanto ai minerali, antichi macchinari per l'estrazione e la lavorazione dello zolfo.
L'abbazia di S. Spirito fu edificata al centro del bell'ambiente naturale nella valle del Salso, alla periferia di Caltanissetta, l'abbazia fu innalzata nell'XI secolo per desiderio di Ruggero il Normanno. La struttura ha mantenuto l'essenziale pianta triabsidata tipica degli edifici sacri del romanico siciliano. Gli affreschi conservati all'interno risalgono al XV secolo, mentre la vasca battesimale è di poco posteriore alla fondazione.
Il nucleo centrale ha l'impianto di origine sei-centesca, impostato su due assi viari principali che si incro-ciano in piazza Garibaldi. Sorge qui la Cattedrale, edificata sul finire del XVI secolo e trasformata nel XIX, adorna all'interno di affreschi e di¬pinti settecenteschi. Sul corso Urli-berlo i sorge la chiesa di S. Agata, costruita nei primi anni del Seicento come cappella del Collegio dei Ge¬suiti e dedicata anche a S. Ignazio. L'elegante facciata barocca svolge funzioni di quinta scenografica per il corso, la strada più elegante della città; all'interno, stucchi e marmi policromi danno vivacità alla croce greca, dove si conserva una pregevole pala marmorea che ha per tema la Gloria di S. Ignazio.
Il Castello di Pietrarossa fu edificato quasi certamente dagli Arabi ma a consolidare pensarono prima i Normanni e poi gli Aragonesi.
Oggi, delle strutture dove i baroni siciliani decisero di proclamare re Federico II, non restano che pochi ruderi, ma la rocca merita in ogni modo una visita se non altro per la bella camminata che porta a godere un bel panorama sulla città e sul territorio vicino.
Il Museo Mineralogico è interessante perché mette il fuoco un settore rilevante, e poco conosciuto, dell'economia siciliana. Espone infatti una collezione di minerali originari dal territorio di Caltanissetta, tra i quali zolfo, celestina, aragonite e gessi. Accanto ai minerali, antichi macchinari per l'estrazione e la lavorazione dello zolfo.
L'abbazia di S. Spirito fu edificata al centro del bell'ambiente naturale nella valle del Salso, alla periferia di Caltanissetta, l'abbazia fu innalzata nell'XI secolo per desiderio di Ruggero il Normanno. La struttura ha mantenuto l'essenziale pianta triabsidata tipica degli edifici sacri del romanico siciliano. Gli affreschi conservati all'interno risalgono al XV secolo, mentre la vasca battesimale è di poco posteriore alla fondazione.