vacanze ad alghero
Alghero (Sassari) Pera una piccola fortezza innalzata dalla famiglia genovese dei Doria, doveva essere strappata ai Liguri. La città vecchia, riparata dalle mura fortificate e collocata su di un promontorio, sente l'esigenza di allargare solo dopo il XIX secolo e di ingrandire con nuovi quartieri verso l'entroterra. Ma è proprio in quella piccola area fortificata che è contenuta l'anima e la storia di un eccezionale insediamento.
Le torri di Albero sono una serie di strutture difensive piazzate tutt'attorno alla cinta muraria, che è rimasta immutata solo dalla parte del mare. Le superstiti sono quelle del Portalo, deSantjoan (o S. Giovanni), de l'Espero (o dello Sperone, o anche di Su¬lis), de Sant joame, de la Polvorera, di S. Elmo. È particolarmente toccante compiere un giro completo intorno al vecchio centro storico, per poi tuffarsi nei vicoletti lastricati, tra le alte case che ricercano spazio verso il cielo.
Le chiese dedicata a S. Maria, la Cattedrale è posta sulla cima della nel '500 e la sua realizzazione si prolungò per altri due secoli. Forti sono le influenze del gotico catalano, principalmente nel transetto nella cupola ottagonale e nella torre campanaria, di uguale impianto. Imponenti colonne doriche campeggiano di fronte alla facciata principale. la chiesa di S. Miquel (S. Michele) rappresenta un apprezzabile esempio di architettura religiosa seicentesca in Sardegna; si discerne all'esterno la bella cupola lastricata con maioliche valendone. Gioiello della città è S Francesco, al centro del quartiere gotico-algherese, risalente al XIII secolo e in parte riedificata alla fine del Cinquecento. La facciata è in pietra arenaria e introduce in tre navate con volte a crociera, con unito un suggestivo chiostro.
Le torri di Albero sono una serie di strutture difensive piazzate tutt'attorno alla cinta muraria, che è rimasta immutata solo dalla parte del mare. Le superstiti sono quelle del Portalo, deSantjoan (o S. Giovanni), de l'Espero (o dello Sperone, o anche di Su¬lis), de Sant joame, de la Polvorera, di S. Elmo. È particolarmente toccante compiere un giro completo intorno al vecchio centro storico, per poi tuffarsi nei vicoletti lastricati, tra le alte case che ricercano spazio verso il cielo.
Le chiese dedicata a S. Maria, la Cattedrale è posta sulla cima della nel '500 e la sua realizzazione si prolungò per altri due secoli. Forti sono le influenze del gotico catalano, principalmente nel transetto nella cupola ottagonale e nella torre campanaria, di uguale impianto. Imponenti colonne doriche campeggiano di fronte alla facciata principale. la chiesa di S. Miquel (S. Michele) rappresenta un apprezzabile esempio di architettura religiosa seicentesca in Sardegna; si discerne all'esterno la bella cupola lastricata con maioliche valendone. Gioiello della città è S Francesco, al centro del quartiere gotico-algherese, risalente al XIII secolo e in parte riedificata alla fine del Cinquecento. La facciata è in pietra arenaria e introduce in tre navate con volte a crociera, con unito un suggestivo chiostro.