vacanze a carbonia e iglesias
Carbonia (Sardegna) è un cento urbano che, tra il 1936 e il 1938, sorse quasi dal nulla. Era necessario, infatti, per sorreggere la politica autarchica dell'epoca fascista, sfruttare le miniere della zona e offrire alla popolazione che vi lavorava adeguate strutture abitative. La città è quindi un significativo esempio di urbanistica progettata del Novecento e riproduce un buon punto di partenza per l'escursione alla fortezza di Monte Sirai, altura che nel VIII secolo a.C. fu occupata dai Fenici allo scopo di controllare la zona mineraria. Sono visibili i resti dell'acropoli, delle residenze della guarnigione, della necropoli e del tophet. Da qui, puntando verso nord, si arriva sulla costa le due località di Nebida e Masua.
Iglesias (Sardegna) è il capoluogo della regione mineraria dell'iglesiente e deriva il suo nome da Villa della Chiesa, come la chiamarono i Pisani quando, dopo essersi insediati sull'isola, ne fecero il centro urbano più rilevante dopo Cagliari. Fiori sotto il governo dei Donoratico e della famiglia Della Gherardesca, il centro declinò in seguito, per poi riprendere una certa rilievo nel XIX secolo, nel periodo di massimo sfruttamento delle miniere iglesienti. Pregiato è la Cattedrale di S. Chiara, costruita alla fine del '200 e trasformata successivamente in stile gotico-aragonese. Al rinascimento risale invece la bella chiesa di S. Francesco, ingioiellata da una variegata decorazione interna. Sulle pendici meridionali del colle Alai si trovano le rovine dell'antico castello di Salvaterra, del XIII secolo, adoperato anche in epoca aragonese. Imboccata la statale per Cagliari, è d'obbligo una sosta nei pressi di Domusnovas per una visita alla grotta di S. Giovanni, una delle poche cavità naturali transitabili in macchina. Fuori dalla grotta scavata dall'erosione fluviale, la strada raggiunge la foresta demaniale di Manganai-Oridda, che Torma un habitat di straordinario valore naturalistico.
Iglesias (Sardegna) è il capoluogo della regione mineraria dell'iglesiente e deriva il suo nome da Villa della Chiesa, come la chiamarono i Pisani quando, dopo essersi insediati sull'isola, ne fecero il centro urbano più rilevante dopo Cagliari. Fiori sotto il governo dei Donoratico e della famiglia Della Gherardesca, il centro declinò in seguito, per poi riprendere una certa rilievo nel XIX secolo, nel periodo di massimo sfruttamento delle miniere iglesienti. Pregiato è la Cattedrale di S. Chiara, costruita alla fine del '200 e trasformata successivamente in stile gotico-aragonese. Al rinascimento risale invece la bella chiesa di S. Francesco, ingioiellata da una variegata decorazione interna. Sulle pendici meridionali del colle Alai si trovano le rovine dell'antico castello di Salvaterra, del XIII secolo, adoperato anche in epoca aragonese. Imboccata la statale per Cagliari, è d'obbligo una sosta nei pressi di Domusnovas per una visita alla grotta di S. Giovanni, una delle poche cavità naturali transitabili in macchina. Fuori dalla grotta scavata dall'erosione fluviale, la strada raggiunge la foresta demaniale di Manganai-Oridda, che Torma un habitat di straordinario valore naturalistico.