vacanze a oria
Le origini di Oria (Brindisi) si perdono nella notte dei tempi: Erodoto scrisse di alcuni coloni cretesi che, dopo un naufragio sulla costa della Japigia, vi costruirono nel XIII secolo a.C. Hyria Questa sarebbe divenuta il capoluogo della Messapia, ottenendo dopo la conquista romana lo status di municipium. Forte fu il segno lasciato sulla cittadina da Federico II di Svevia, che nel 1227 fece innalzare sulla collina dell'antica acropoli il Castello, terzo vertice del triangolo difensivo sistemato su Gallipoli e Otranto. La scenografica realizzazione, a pianta triangolare, presenta sul lato meridionale tre torrioni: quello quadrato va riferito al progetto originario, mentre le torri del Cavaliere e del Salto sono d'epoca angioma. Un altro torrione quadrangolare, detto dello Sperone, s'innalza a sul vertice settentrionale del complesso, A termine di due lunghe cortine merlate.
Il cortile interno contiene l'interessante chiesa dei Ss. Crisante e Daria, forse la prima Cattedrale della cittadina (IX secolo): sistemata secondo il modello basilicale, con pilastri cruciformi a ripartire le tre navate, mantiene tracce di affreschi riferibili al XII o al XIII secolo. Un’occhiata alla Cattedrale, riedificata dopo un violento terremoto con una cupola rivestita di maioliche policrome, prima di visitare i due luoghi di culto basiliani nelle vicinanze della cittadina: il santuario di S. Cosimo alla Macchia inglude una piccola chiesa del IX secolo, mentre la chiesa della Madonna di Gallano, collocata presso la provinciale per Latiano, riunisce stilemi architettonici che dall’èta paleocristiana arrivano fino al ‘600.
Il cortile interno contiene l'interessante chiesa dei Ss. Crisante e Daria, forse la prima Cattedrale della cittadina (IX secolo): sistemata secondo il modello basilicale, con pilastri cruciformi a ripartire le tre navate, mantiene tracce di affreschi riferibili al XII o al XIII secolo. Un’occhiata alla Cattedrale, riedificata dopo un violento terremoto con una cupola rivestita di maioliche policrome, prima di visitare i due luoghi di culto basiliani nelle vicinanze della cittadina: il santuario di S. Cosimo alla Macchia inglude una piccola chiesa del IX secolo, mentre la chiesa della Madonna di Gallano, collocata presso la provinciale per Latiano, riunisce stilemi architettonici che dall’èta paleocristiana arrivano fino al ‘600.