vacanze a tropea
A Tropea (Vibo Valentia) è un susseguirsi di scorci suggestivi e indimenticabili, viste su un mare dall’ eccezionale colore turchese. Sopra un compatto masso di arenaria, la cittadina impreziosisce l'originario impianto medievale di nobili palazzi sei-settecenteschi dai portali scolpiti, mentre ai piedi dello strapiombo si allungano 4 km di costa frastagliata, con piccole spiagge separate da sporgenze di roccia. Non è un caso, dunque, che Tropea sia divenuta uno tra i più rilevanti e gremiti centri turistici della Calabria.
La Cattedrale.
I restauri intrapresi nel 1926-29 hanno restituito alle antiche forme il tempio innalzato in epoca normanna più volte modificato dopo il terremoto del 1783. Sulla facciata, il portale è sormontato da un grande rosone. da una statua della Madonna con Bambino; il portico sul lato destro la collega al Palazzo vescovile; apprezzabile il fianco sinistro, con arcate e preziose tarsie. Le opere d'arte custodite nelle tre navate interne uniscono al loro pregio artistico un forte valore ispirato a devozione; vi si osserva inoltre il grande Crocifisso nero, mentre la cornice d'argento nell'abside maggiore contiene la venerata immagine della Madonna di Romania, protettrice della città: si tratta di una tavola bizantineggiante forse riferibile alla metà del '300, ma ritoccata due secoli più tardi. Fermo restando che l'opera di maggiore rilievo artistico è la grande statua della Madonna del popolo, scolpita da Agnolo da Montorsoli.
La Cattedrale.
I restauri intrapresi nel 1926-29 hanno restituito alle antiche forme il tempio innalzato in epoca normanna più volte modificato dopo il terremoto del 1783. Sulla facciata, il portale è sormontato da un grande rosone. da una statua della Madonna con Bambino; il portico sul lato destro la collega al Palazzo vescovile; apprezzabile il fianco sinistro, con arcate e preziose tarsie. Le opere d'arte custodite nelle tre navate interne uniscono al loro pregio artistico un forte valore ispirato a devozione; vi si osserva inoltre il grande Crocifisso nero, mentre la cornice d'argento nell'abside maggiore contiene la venerata immagine della Madonna di Romania, protettrice della città: si tratta di una tavola bizantineggiante forse riferibile alla metà del '300, ma ritoccata due secoli più tardi. Fermo restando che l'opera di maggiore rilievo artistico è la grande statua della Madonna del popolo, scolpita da Agnolo da Montorsoli.