vacanze a paola
Non ci si stupisce di trovare nello stemma cittadino di Paola (Cosenza), l’effige di Francesco D'Alessio, santo eremita e fondatore dell'ordine dei Minimi, che qui nacque nel 1416. La cittadina, distesa su una terrazza naturale alle pendici della catena costiera, è però nota anche per la sua lunga spiaggia di sabbia, meta preferita dei cosentini.
Il borgo antico.
Superata la monumentale porta di S. Francesco, piazza del Popolo è dominata dalla torre dell'Orologio, forse ricavata da una postazione di guardia, e dalla scenografica facciata barocca della chiesa della Madonna di Monteverde salendo a destra di quest'ultima, si giunge la trasformata in oratorio di S. Francesco nell'800.
In corso Garibaldi, merita un'occhiata la chiesa del SS'. Rosario, il cui fastoso interno barocco racchiude Un altare maggiore con tarsie di marini policromi e una tavola cinquecentesca di scuola Fiamminga; giunti alla fontana dei sette Canali, una scalinata sale verso la chiesa della SS. Annunziala, di origine duecentesca ma modificata più volte in epoca successiva. Più in alto si identificano i resti del Castello normanno.
Il santuario di S. Francesco.
Oltre alla grande basilica benedetta in occasione del Giubileo del 2000, fanno parte del complesso gli edifici conventuali, i luoghi collegati dia vita del Santo, come il romitorio, e la basilica di S. Francesco, costruita nella seconda metà del XV secolo inglobando nella navata destra una precedente cappella. Il tempio, saccheggiato nel 1555 dai corsari saraceni, fu riorganizzato nel corso dei secoli successivi. ma ha cmantenuto l'interno tipico delle chiese conventuali calabresi del '400, con due navate di diversa lunghezza; in fondo a quella destra si apre la cappella tardorinascimentale che conserva le spoglie del santo, al cui altare è posta una tavola.
Il borgo antico.
Superata la monumentale porta di S. Francesco, piazza del Popolo è dominata dalla torre dell'Orologio, forse ricavata da una postazione di guardia, e dalla scenografica facciata barocca della chiesa della Madonna di Monteverde salendo a destra di quest'ultima, si giunge la trasformata in oratorio di S. Francesco nell'800.
In corso Garibaldi, merita un'occhiata la chiesa del SS'. Rosario, il cui fastoso interno barocco racchiude Un altare maggiore con tarsie di marini policromi e una tavola cinquecentesca di scuola Fiamminga; giunti alla fontana dei sette Canali, una scalinata sale verso la chiesa della SS. Annunziala, di origine duecentesca ma modificata più volte in epoca successiva. Più in alto si identificano i resti del Castello normanno.
Il santuario di S. Francesco.
Oltre alla grande basilica benedetta in occasione del Giubileo del 2000, fanno parte del complesso gli edifici conventuali, i luoghi collegati dia vita del Santo, come il romitorio, e la basilica di S. Francesco, costruita nella seconda metà del XV secolo inglobando nella navata destra una precedente cappella. Il tempio, saccheggiato nel 1555 dai corsari saraceni, fu riorganizzato nel corso dei secoli successivi. ma ha cmantenuto l'interno tipico delle chiese conventuali calabresi del '400, con due navate di diversa lunghezza; in fondo a quella destra si apre la cappella tardorinascimentale che conserva le spoglie del santo, al cui altare è posta una tavola.